L’Autorità Garante ha aperto un’istruttoria nei confronti del Comune di Lecce, che aveva annunciato l’installazione di un sistema di videosorveglianza cittadina con riconoscimento dei volti.

A differenza di altri paesi come la Cina, in Italia è in vigore una moratoria fino al 31-12-2023 che non consente l’impiego di sistemi che utilizzino tecnologie di riconoscimento facciale, quindi a meno di una legge specifica, che attualmente non è nemmeno allo studio, queste tecnologie non possono essere adottate a meno che il trattamento non sia effettuato per indagini della magistratura o prevenzione e repressione dei reati, compiti che non sono demandati ai Comuni.

L’acquisizione delle immagini del viso e del processo di riconoscimento del viso viene considerata una misura pericolosa per i dati acquisiti e sproporzionata per le finalità del trattamento; non si verifica dunque il bilanciamento di interessi necessario per consentire il trattamento.

Il Comune dovrà quindi fornire una serie di informazioni riguardo l’impianto, le finalità che intende perseguire e le risultanze della valutazione di impatto.

Il comunicato del Garante si può trovare QUI